Localizzato all’estremità sud-orientale della Provincia di Piacenza, l’A.T.C. si estende, su un’area dì circa 18000 ettari pari all’intera superficie del territorio del comune di Ferriere. Quest’area è posta a ridosso delle dorsali appenniniche liguri-emiliane che separano il bacino del Torrente Nure da quelli dei Torrenti Taro (Parma) e Fiume Trebbia (Genova – Piacenza). Confina a nord con i Comuni di Farini, Coli e Cortebrugnatella, a est con quelli di Bardi e Bedonia (Parma), a sud con quello di Santo Stefano d’Aveto (Genova) e a ovest con quelli di Cerignale e Ottone (Piacenza).
II territorio Ferrierese è pressoché totalmente articolato entro il bacino del Nure e dell’Aveto.
L’A.T.C. PC 11 nasce nel 1995, quando si dà un proprio Statuto, in conformità alla L.R. del 15 febbraio 1994, n. 8 . E’ un’Associazione che ha come finalità la gestione faunistica, venatoria ed ambientale del territorio compreso all’interno dell’A.T.C. medesimo, nonché ogni attività di carattere faunistico, ambientale e venatorio sempre nel territorio di sua competenza. In sintesi e schematizzando, gli interventi di gestione faunistica di competenza dell’A.T.C. sono:
- organizzazione delle attività di ricognizione delle risorse ambientali e della consistenza faunistica;
- redazione dei piani locali di assestamento faunistico con particolare riferimento alle popolazioni di specie oggetto di prelievo venatorio con contestuale programmazione degli interventi di gestione faunistica ivi comprese le immissioni a scopo di ripopolamento e i prelievi;
- studio ed attuazione di interventi per il miglioramento degli habitat;
- attribuzione degli incentivi economici ai proprietari e conduttori di aziende agricole, in conformità allo specifico regolamento ed al Piano Faunistico provinciali;
- risarcimento dei danni arrecati alle produzioni agricole dalla fauna selvatica e dall’esercizio della caccia in conformità agli indirizzi del Regolamento Provinciale e del Piano Faunistico Venatorio Provinciale;
- proposta di eventuali deroghe o modificazioni del calendario venatorio in relazione a particolari situazioni faunistiche e/o ambientali;
- effettuazione, anche avvalendosi della collaborazione di aziende, enti e organizzazioni specializzati, del monitoraggio del territorio ai fini dell’individuazione e prevenzione di situazioni di inquinamento e di rischio ambientale, elaborando poi organiche proposte operative da sottoporre alle Amministrazioni competenti;
- organizzazione e gestione, anche in collaborazione con altre Organizzazioni, di corsi e seminari di cultura e di aggiornamento in tema faunistico e ambientale, anche in riferimento alle tecniche colturali compatibili con l’ambiente.